Autotrapianto di capelli e tatuaggio dello scalpo
Al giorno d’oggi, sempre più cliniche specializzate nel trapianto di capelli, decidono di offrire la pigmentazione dello scalpo ai propri pazienti.
Questo trattamento rappresenta un ottimo complemento al trapianto poiché può essere realizzato per migliorare esteticamente il risultato ottenuto dal chirurgo con un aumento della densità con capello lungo.
Nei casi in cui il trapianto non è però possibile a causa di un’area donante insufficiente, la SMP è indicata come una valida alternativa alla chirurgia. In questo caso l’unico effetto che il tecnico può ottenere è quello rasato.
Analizziamo in questo articolo le diverse tipologie di trapianto di capelli offerte oggi dalle cliniche e i diversi ambiti di applicazione della Scalp Pigmentation in relazione alle chirurgie.
Trapianto Strip e trapianto FUE
Attualmente sono due le tipologie di trapianto offerte dal mercato: trapianto Strip e trapianto FUE. In entrambi i casi la chirurgia consiste nell’estrazione di piccoli gruppi di capelli, definiti unità follicolari, che vengono poi innestati nelle zone glabre dello stampo.
Nel caso di trapianto Strip, chiamato anche FUT (Follicular Unit Transplantation), il chirurgo procede con la rimozione di una losanga di pelle dalla zona donante dello scalpo, cioè la zona occipitale, dove l’ormone diidrotestosterone non riesce ad intaccare le unità follicolari causando la caduta dei capelli. In seguito le singole unità follicolari sono estratte da questa losanga di pelle e innestate nella zona ricevente dello scalpo.
Al contrario con la tecnica FUE, come indica il nome stesso, Follicular Unit Extraction, si prelevano le singole unità follicolari direttamente dall’area donante tramite l’ausilio di uno strumento specifico chiamato punch.
Ogni unità follicolare è composta da 1 a 4 capelli ed è essenziale che il chirurgo non li danneggi durante l’estrazione, in modo che possano attecchire una volta innestati. La fase dell’innesto è comune ad entrambe le tipologie di trapianto.
Cicatrici – Come si camuffano con la Scalp Pigmentation?
Poiché il metodo di estrazione è differente, sono diversi anche gli esiti cicatriziali dei due interventi. Di conseguenza anche il trattamento di Scalp Pigmentation presenta delle caratteristiche particolari a seconda del caso trattato.
Nel caso di estrazione con metodo Strip, la cicatrice ha una forma allungata e si estende da un orecchio all’altro. L’obiettivo del tecnico è camuffare la cicatrice il più possibile rendendo la densità del tessuto cicatriziale simile a quella dell’area circostante.
Non tutte le cicatrici possono essere trattate. La conditio sine qua non è che la cicatrice sia bianca. Esiti cicatriziale cheloidei o semplicemente arrossati, poiché eccessivamente irrorati di sangue, sono di conseguenza da escludere. Se ci si trova di fronte a una cicatrice bianca e piatta, il risultato sarà ottimale
Il tecnico pigmentista dovrà anche tenere in considerazione l’ampiezza della cicatrice. Se questa è in diastasi, sarà opportuno richiedere l’intervento di un chirurgo che, con una scar revision, ridurrà le dimensioni della cicatrice. In un secondo momento sarà possibile intervenire con una SMP.
Analizziamo invece le modalità di trattamento in caso di cicatrici FUE. In questo caso ci troviamo di fronte a centinaia di esiti cicatriziali puntiformi. La combinazione trapianto FUE e Scalp Pigmentation è ideale poiché porta a risultati del tutto naturali. Il trattamento richiede grande abilità da parte del tecnico che dovrà trattare ogni cicatrice in modo da uniformarle all’area donante.
È importante ricordare che ogni caso è unico e deve essere analizzato con attenzione in modo che si possa comprendere quale sia l’approccio corretto per ottenere un risultato d’eccellenza, sia per quanto riguarda le aree della zona superiore dello scalpo (area frontale, mid scalp e vertice) sia per quanto concerne il camouflage della cicatrice.
La scelta di un tecnico esperto, capace, durante la fase del consulto, di comprendere la situazione e studiare un protocollo personalizzato, è naturalmente fase essenziale dell’intero processo.