Perdita dei capelli, accettazione psicologica e soluzioni.
Viviamo in una società dove l’aspetto estetico gioca un ruolo fondamentale.
La bellezza e il benessere sono delle priorità che circondano la vita di ognuno di noi costantemente:
- Su internet: social, youtube, facebook, blog di bellezza.
- In televisione: dagli anni 80 la bellezza è un concetto fondamentale.
- Sulle pubblicià: sfiorando la perfezione, naturale e non…
Società e cultura, quindi, dettano il nostro gusto per l’aspetto estetico, acconciature comprese.
I capelli hanno svolto in maniera diversa nel corso dei secoli un ruolo fondamentale di comunicazione.
Pettinature molto lunghe sono sempre state associate a personaggi selvaggi e imprevedibili mentre il taglio più corto è sempre stato portato da persone più inclini alle regole.
Andare incontro ad una riduzione della quantità e della qualità dei capelli è spiazzante e dal momento in cui un uomo inizia a perdere i capelli cerca subito di trovare un rimedio.
Questa domanda ha generato un mercato immenso fatto da trattamenti estetici, cosmetici, pillole, farmaci topici, parrucche, trapianti di capelli. Tutte queste soluzioni possono, in parte, alleviare la problematica.
Accettare la perdita dei capelli | Complicanze a livello psicologico
Ancora più importante però è il processo di accettazione dell’alopecia e tutte le complicanze che possono nascere a livello psicologico.
La perdita dei capelli statisticamente influenza in maniera molto considerevole i nostri comportamenti, gli atteggiamenti, le aspettative e l’autostima personale.
Diversi studi sono stati fatti e la maggior parte dimostra come una percentuale molto alta dei soggetti analizzati ha subito un forte shock emotivo che ha modificato inesorabilmente la propria autostima.
Uno di questi studi ha analizzato circa 730 uomini di cui il 60% ha dichiarato che la perdita dei capelli ha peggiorato la qualità della propria vita.
Ricordiamoci che i problemi di autostima influenzano negativamente sia il nostro modo di vivere che quello delle persone che ci circondano.
A causa della perdita dei capelli diversi uomini (soprattutto all’inizio di questo fenomeno) si sentono meno attraenti e più insicuri di loro stessi.
Andrea Marliani ha intitolato diverse relazioni S.i.tri :”Perdere i capelli è come perdere se stessi”.
Nulla di più vero. Prima o poi qualunque uomo soggetto alla perdita dei capelli perde se stesso per un determinato periodo di tempo. Non si riconosce, non si piace.
In queste condizioni si verifica spesso una riduzione generale di tutte le energie vitali, apatia, astenia e persino riduzione della libido.
Anche nel contesto lavorativo la perdita dei capelli potrebbe avere un forte impatto. L’insicurezza che proviamo si riflette, rimoltiplicandosi, sulle persone che non ci conoscono e che non sanno di questo nostro problema psicologico.
Nel mercato delle pillole, cosmetici e trapianti di capelli, esistono delle soluzioni innovative, efficaci e risolutive che possono farci riacquistare l’autostima in noi stessi immediatamente.
L’idea di un tatuaggio non permanente che simula l’effetto prodotto dai capelli appena rasati si chiama Tricopigmentazione.