In quali casi è possibile effettura una pigmentazione del cuoio capelluto?

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In quali casi è possibile effettura una pigmentazione del cuoio capelluto?

La SMP (Scalp Micro Pigmentation) trova diversi ambiti di applicazione. Come indicato negli articoli precedenti, può essere considerata una valida alternativa al trapianto di capelli qualora l’area donatrice del paziente non risulti sufficiente per una chirurgia, così come un complemento al trapianto stesso e per questo scelta da molte cliniche specializzate in chirurgia della calvizie.

Di seguito un’analisi specifica di tutti i casi in cui la SMP può essere utilizzata per sopperire a un deficit pilifero e degli effetti che è possibile ottenere.

 

Alopecia androgenetica

Il caso più comune che il tecnico di Scalp Pigmentation si trova ad affrontare è l’alopecia androgenetica.

In questo caso vi sono due effetti possibili: un trattamento effetto densità, volto a ridurre al massimo le trasparenze camuffando il colore della pelle il più possibile in modo che otticamente la densità dello scalpo risulti più alta, o un trattamento effetto rasato con i capelli a una lunghezza massima di 1/2 millimetri qualora non vi sia una densità di partenza sufficiente per eseguire il trattamento con capello lungo.

 

Alopecia totale

Si tratta di un caso piuttosto complesso poiché il tecnico deve ricostruire interamente la hairline del paziente e trattare anche le zone parietali e occipitale, aree dello scalpo caratterizzate da una pelle delicata dove il pigmento tende ad espandersi. È quindi necessaria una grande esperienza ed eccellenti abilità tecniche per ottenere un risultato naturale ed evitare la creazione di macro-dots e macchie.

Naturalmente l’unico trattamento possibile in questo caso è l’effetto rasato.

 

diversi tipi di alopecia
In fotografia un’alopecia areata e androgenetica

Alopecia Areata

Un’altra condizione in presenza della quale la Scalp Pigmentation trova applicazione è l’alopecia areata. Caratterizzata dalla perdita di capelli che risulta in chiazze glabre, può essere camuffata con un trattamento effetto rasato.

L’obiettivo del tecnico è uniformare le zone calve con l’area circostante donando ordine al cuoio capelluto.

 

SMP post trapianto

Negli ultimi anni, sempre più cliniche specializzate in chirurgia della calvizie hanno deciso di offrire trattamenti di scalp pigmentation ai propri pazienti al fine di migliorare il risultato del trapianto che, come ogni tecnica, presenta dei limiti dettati dal numero di follicoli presenti nell’area donatrice.

La SMP può anche essere utilizzata per rimediare, con un trattamento effetto rasato, a una chirurgia non soddisfacente che ha spinto il paziente ad accorciarsi i capelli.

 

Camouflage cicatrici

La Scalp Pigmentation vede un’ulteriore applicazione nel camouflage di cicatrici post trauma e post trapianto. La fase del consulto svolge in questo caso un ruolo fondamentale. Il paziente deve essere consapevole dei limiti della tecnica che potrà sicuramente camuffare otticamente la cicatrice, senza però farla sparire.

Anche in questo caso l’esperienza del tecnico svolge un ruolo essenziale, poiché il trattamento si esegue in questo caso su un tessuto atrofico, che quindi reagisce in modo diverso dalla zona circostante.

Il rischio che si corre è quello di causare un’iper-pigmentazione del tessuto cicatriziale rendendolo otticamente più scuro rispetto al resto dello scalpo.

In alcuni casi, soprattutto se la cicatrice è depressa, si consiglia di eseguire un test su una piccola area per verificare la reazione del pigmento.

 

SMP post protesi

La Scalp Pigmentation rappresenta una valida alternativa alla protesi. Sebbene gli impianti di nuova generazione rispettino maggiormente la pelle, i portatori di protesi devono comunque effettuare manutenzioni con cadenza regolare.

Sono sempre di più i pazienti che decidono di rimuovere la protesi e di sottoporsi a un trattamento effetto rasato per coprire la zona diradata e uniformarla con la zona parietale e occipitale.

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